La crisi non risparmia nessuno
Il dato non deve stupire più di tanto se si considera che già nel 2007 le famiglie povere erano passate dal 3,9% dell’anno precedente al 6,2%. “Una povertà relativa – ha commentato l’assessore regionale alla promozione delle politiche sociali – calcolata non sui redditi percepiti ma sui consumi e la capacità di spesa delle famiglie”.
Le nuove povertà non sono più una parola nuova, neppure a San Marino. Non coinvolgono solo l'aspetto economico, ma anche quello delle relazioni sociali, del supporto familiare, del patrimonio formativo. Le fasce più vulnerabili sono le famiglie monoreddito, i pensionati, le donne sole con figli. Il comune di Rimini, così come la Repubblica, ogni anno stanziano contributi economici a sostegno di chi è coinvolto in queste dinamiche di impoverimento. Circa 400 le domande dei sammarinesi – soprattutto donne – per poter accedere al certificato di credito sociale. Ma la situazione è critica – rilevano i sindacati – che hanno chiesto a più riprese alla politica di incrementare in modo consistente lo stanziamento nel bilancio 2009 e soprattutto di intervenire in modo che le forme di sussidiarietà momentanee diventino a tutti gli effetti misure strutturali a sostegno del reddito dei cittadini più deboli.
Monica Fabbri