Crisi occupazionale a San Marino: chi assume lo fa a tempo determinato

Crisi occupazionale a San Marino: chi assume lo fa a tempo determinato.
Le imprese sammarinesi reagiscono alla crisi: chi cercando innovazione nel prodotto, chi altri mercati extra italiani e sono ben il 70% quelle che non hanno toccato il numero degli addetti. Ma resta quel 23%, aziende costrette a rispondere alla contrazione con i licenziamenti. A tagliare nel personale sono soprattutto le piccole e medie imprese; i settori più colpiti le attività finanziarie e l’edilizia. E in prospettiva, un altro 12% anticipa che nei prossimi mesi sarà costretto a tagliare posti di lavoro.
Solo l’8% quelle che hanno assunto negli ultimi 6 mesi e sono soprattutto grandi aziende del manifatturiero, anche se un altro 10% dichiara che assumerà nei prossimi mesi. Discorso a parte per l’alberghiero e la ristorazione, che è al tempo stesso il settore che licenzia di più e che assume di più: un ricambio di personale spiegabile con la stagionalità. Bene, dunque, che si assuma, ma due tendenze preoccupano: da un lato, i contratti offerti sono solo a tempo determinato, dunque, bassa la prospettiva di stabilità per i nuovi occupati; dall’altro, il titolo di studio richiesto non va oltre la licenza superiore, addirittura, soprattutto nell’edilizia, sono molte le richieste di personale con sola licenza inferiore. Davvero esigua la quota di imprese che richiede laureati o personale di alto profilo.

Annamria Sirotti

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