La crisi si fa sentire anche sugli esercizi pubblici
Nello stesso periodo sono state iscritte 15.738 imprese a fronte di 16.372 cessate. A chiudere soprattutto i piccoli esercizi con meno di 5 addetti e le realtà a conduzione famigliare, nei piccoli centri italiani. Le nuove aperture nelle grandi città e nel 40% dei casi dovute agli immigrati. Il 70% degli esercizi che hanno chiuso i battenti occupavano la fascia media, mentre resistono la fascia alta e quella bassa.
Opposta la situazione a San Marino. Per Paolo Rossi, presidente Usot, si assiste ad una concentrazione di esercizi, molti nuovi e soprattutto bar, che costellano la superstrada. “In pochi chilometri - afferma - si concentra un’offerta che non ha paragoni in realtà limitrofe”. “Il settore quindi non è in crisi, al contrario si aprono nuovi hotel e i ristoranti resistono bene - sottolinea - in particolare quelli fuori dal centro storico e meta preferita dai sammarinese che non rinunciano ad una serata fuori casa”.
Myriam Simoncini