Crisi tra ombre e luci emerge dall’indagine promossa da Confartigianato Emilia Romagna
Dall’indagine condotta da Confartigianato su 900 imprese emerge che il 70% dei titolari d’impresa interpellati dichiara di essere stato colpito molto o abbastanza dalla crisi, con il crollo maggiore registrato nell’esportazioni scese del 5,7%. A pagare maggiormente le aziende alimentari, la meccanica, l’elettronica e i mobili, mentre le province più in difficoltà sono Rimini e Modena. L’attesa è concentrata sul secondo semestre dell’anno, quando la crisi potrebbe rallentare, mesi fatidici a cui le imprese guardano con fiducia spingendosi a prevedere che nessun indicatore scenderà sotto il meno 2%, tranne l’export che dovrebbe toccare il meno 2,3%. Intanto la nota dolente resta l’acceso la credito. Oltre il 20% delle imprese segnala una stretta considerevole da parte delle banche, rimpiazzate dal servizio fidi della Confartigianato, senza il quale il settore, dice il Presidente dell’Emilia Romagna, Marco Granelli, l’artigianato sarebbe nel baratro.
Myriam Simoncini