Csdl a congresso: verso la riconferma di Tamagnini
Parla di emergenze aperte dalla politica, e della necessità dell'autonomia della magistratura cui ribadisce pieno sostegno del sindacato.
Tamagnini ribadisce la necessità di fare squadra, in questo momento difficile, ma non con l'intenzione di mandare a casa il Governo.
Richiama allo sviluppo del paese che non deve necessariamente puntare solo sul Polo del lusso, e parla di fallimento della legge che ha liberalizzato le assunzioni.
I timori del segretario Csdl sono poi per il bilancio pubblico, che rischia di crescere a dismisura. Davanti ai 347 delegati e agli ospiti, Tamagnini chiede che non siano i cittadini a pagare le scelte sbagliate in campo finanziario. E soprattutto trasparenza nelle operazioni. Sguardo alla previdenza e ai fondi pensione: si pone a difesa delle risorse dei lavoratori e dei pensionati. Pensionati, appunto. La riforma è necessaria, ma non come quella proposta dall'esecutivo. Respinta con forza dal leader sindacale. Dito puntato anche sui tagli Pa, "Come può il Governo venire meno ad un contratto di lavoro"?
Equità fiscale e Stato sociale restano i pilastri per la Confederazione del Lavoro sui quali basare il confronto.
Poi uno sguardo a se stesso: mi hanno proposto di fare un altro mandato da Segretario Generale; "abbiamo un po' ragionato e visto che non mi sento per niente in disarmo, ho deciso di accettare questa ulteriore sfida". Annunciando di fatto la sua riconferma al vertice Csdl