Il lavoro interinale, precario, sottopagato e al di fuori delle norme di legge è di fatto diventato l’unica forma di lavoro possibile a San Marino. La denuncia arriva dal Direttivo della Confederazione del Lavoro che rilancia la richiesta al Governo di riportare diritti e legalità nel mercato dove da tempo si verificano invii al lavoro attraverso pratiche che la Csdl non esita a definire illegali. Il Direttivo Confederale quindi chiede a Esecutivo e Uffici dello Stato un’azione determinata e tempestiva. La denuncia non è nuova. La Csdl a gennaio, in concomitanza con l’apertura del tavolo di confronto con il Governo, aveva già chiesto all’Esecutivo un intervento preciso sulle modalità di utilizzo dell’interinale e proprio su questo argomento la scorsa settimana si è svolto un incontro tra il Segretario di Stato al Lavoro, l’Anis, l’Osla e i Sindacati. Confronto che si è chiuso, scrive la Csdl, con la sola raccomandazione da parte del Segretario preposto, di trovare un accordo tra parti sociali ed economiche. Il Direttivo ha poi affrontato gli altri temi al centro del confronto con il Governo, dai tavoli negoziali sullo Stato Sociale e sul Mercato del Lavoro al prossimo incontro sulle politiche economiche. All’ordine del giorno anche la messa a punto degli aspetti organizzativi del 15° Congresso della Csdl previsto a maggio. Dal 26 febbraio partiranno le assemblee precongressuali per l’elezione dei delegati e per la prima meta di marzo verrà convocata l’Assemblea Generale dei rappresentanti sindacali.
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