CSdL e CDLS: "Fermiamo il salasso fiscale sulle pensioni degli ex lavoratori frontalieri"
Nubi all'orizzonte per oltre 2300 pensionati italiani, ex lavoratori frontalieri impiegati sul Titano. A lanciare l'allarme sono i Segretari Generali CSdL, Enzo Merlini e CDLS, Gianluca Montanari. Sulle pensioni di queste persone pende infatti la possibilità di una vera e propria stangata fiscale, in barba alla Convezione bilaterale contro le doppie imposizioni, ratificata nel 2013, che stabiliva il pagamento delle tasse solo nella Repubblica di San Marino.
Tuttavia, contraria alla disposizione - fanno sapere i sindacati – "l'Agenzia delle Entrate ha inviato le contestazioni a coloro che addirittura hanno pagato le tasse in Italia, recuperando però le trattenute sammarinesi. A questi pensionati viene chiesto di versare anche l’equivalente delle imposte pagate a San Marino, con tanto di sanzioni ed interessi”, cosa che di fatto si traduce in una doppia imposizione. Una decina di anni fa anche l'allora parlamentare Pd, Tiziano Arlotti – già lavoratore frontaliero sul Titano – si era opposto al regime di tassazione riservato a queste pensioni con una interrogazione che chiedeva di superare per l'appunto le divergenze interpretative fra Italia e San Marino contenute nell'articolo 18 della Convenzione; articolo in base al quale, in caso di pensioni erogate nell’ambito della legislazione di sicurezza sociale (quindi l'ISS), si prevede che l’imponibile venga tassato soltanto in quello Stato, cioè a San Marino. Di qui la controversia con l’Agenzia delle entrate dell'Emilia Romagna che individua invece la potestà fiscale solo nello Stato residente, ovvero l’Italia, senza neppure il riconoscimento del credito d’imposta.
Merlini e Montanari invocano al più presto un intervento da parte della Commissione tecnica tra i due Stati per uscire dallo stallo e dirimere una volta per tutte la questione. In attesa che ciò avvenga – mandano a dire – auspichiamo la sospensione delle azioni intraprese dal Fisco italiano”. Il Presidente del CSIR, Agostino D'Antonio evidenzia dal canto suo la disparità di trattamento rispetto ad altre realtà: in sede di discussione della Finanziaria, - ricorda - “grazie ad un emendamento presentato dai parlamentari liguri, il governo italiano ha tagliato le tasse degli ex lavoratori frontalieri monegaschi dal 23% al 5%, equiparandole a quelle già previste per le pensioni transfrontaliere della Svizzera”.
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