SINDACATO

Csdl incalza il Governo sulla politica dei redditi, o “cominceremo a muovere le masse”

Il Segretario generale Enzo Merlini sollecita l'introduzione dell'ICEE

Il punto sui contratti - all'indomani del via libera dell'attivo dei quadri alla bozza di rinnovo per la PA - e guardando, a quelli che ancora mancano, in testa, quello del settore bancario, per il quale solo la scorsa settimana è stata presentata la piattaforma sulla quale iniziare a confrontarsi. Rinnovi con aumenti retributivi, che per la Csdl non bastano a coprire la perdita di potere d'acquisto dei lavoratori, dovuta all'inflazione che corre.

Da qui la riflessione si sposta sul tema caldo per i sindacati: la politica dei redditi. William Santi torna a denunciare il silenzio del Governo rispetto alla richiesta di confronto e alle proposte che da tempo le 3 sigle pongono sul tavolo. "Dal Patto anti inflazione - dicono - misure che non bastano". Chiedono di più: aumentare gli assegni familiari del 30%, non del 10%; riproporzionare il fiscal drag a vantaggio dei redditi più bassi; rivedere il reddito minimo familiare, innalzando il tetto, laddove solo tre famiglie a San Marino lo percepiscono. E rilanciano la mobilitazione: 

"Visto il silenzio che continua e perdura - dice William Santi - non ci resta altro che cominciare a muovere le masse, mobilitarsi. Quindi, cominciamo adesso con le assemblee e poi faremo quello che abbiamo sempre fatto e che sappiamo fare".

Ed è il Segretario generale Enzo Merlini a sollecitare l'introduzione dell'ICEE: "Se non è stato fatto l'ICEE - dice - per poter tarare in maniera più giusta gli interventi pubblici, è colpa del Governo, che non lo ha fatto. E siccome non abbiamo l'Icee – prosegue, provocatorio - continuiamo a negare interventi ai lavoratori dipendenti e pensionati, che hanno i redditi più bassi, perché se no sarebbero interventi a pioggia?”

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