CSdL, riforme e debito pubblico al centro del primo Direttivo dell'"era" Merlini
“Riforme, vanno affrontate in un unico tavolo con l'intero Governo”. Questa la proposta organizzativa – avanzata dal neo Segretario Generale, Enzo Melini e approvata all'unanimità - al centro della prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo post-Congresso CSdL. Finora infatti – sostiene il sindacato - l'Esecutivo a parole ha condiviso questa impostazione, ma senza darvi seguito; infatti, gli incontri su pensioni e mercato del lavoro procedono separatamente con i rispettivi Segretari di Stato mentre di riforma fiscale ancora non si sa nulla”. Sulle pensioni al vaglio i nuovi dati attuariali ma senza prescindere, come obiettivi principali, dalla tutela delle carriere lavorative lunghe, dei lavoratori con attività usuranti, delle donne. Sulla riforma del mercato del lavoro, ribadita l'attenzione verso il collocamento delle figure con maggiori difficoltà. Quanto alla revisione della riforma tributaria, la CSdL la necessità di controlli efficaci. A tal proposito il Segretario Merlini ha rilanciato “la proposta di definire una tassa patrimoniale rivolta alle grandi concentrazioni di capitali e di beni immobiliari, incoerenti con i redditi dichiarati”, al fine di ristabilire l'equità.
Focus infine sul debito pubblico: “il Governo – fa sapere la CSdL - ha annunciato che la riduzione di liquidità di 150 milioni di euro dovuta alla restituzione del prestito Cargill, potrebbe essere finanziata mediante l'emissione di titoli del debito pubblico rivolti al mercato interno. Il dubbio espresso da Merlini è che nell'attuale situazione di incertezza economica e politica, ben pochi cittadini potrebbero acquistare questi titoli, mentre le banche potrebbero risultare le reali beneficiarie anche di questo intervento, grazie ai tassi di interesse che lo Stato riconoscerebbe”.
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