CSdL: Tamagnini, "reazione spropositata", in caso di "blitz" del Governo sulle pensioni
E' un sostegno “pieno” ed “unanime”, quello espresso dal Direttivo CSdL al Segretario Generale Giuliano Tamagnini, “oggetto nei giorni scorsi – è stato detto – di un duro attacco personale da parte del Congresso”. L'accusa mossa all'Esecutivo è quella di “comandare”, anziché “governare”. Dito puntato, in particolare, sulla questione banche. “Il recesso dei contratti integrativi – si legge in una nota – è stato un atto che l'Esecutivo ha avallato con il suo assordante silenzio”. Registrata – tuttavia - una novità: la disponibilità da parte di ABS a “tornare sui propri passi”, avviando una trattativa a bocce ferme. Da Tamagnini un ringraziamento ai dipendenti di BSM. All'ordine del giorno, questa mattina, anche gli adempimenti relativi al 19esimo Congresso Confederale di fine novembre, e i riferimenti sugli incontri con gli interlocutori istituzionali. “Serve coesione - ha detto il Segretario Generale –, ma gli ultimi incontri con il Governo non sembra vadano in questa direzione”. Ribadita allora la necessità che l'Esecutivo “cambi subito strada”, specie dopo lo sciopero del 30 maggio scorso, coinvolgendo sistematicamente le parti sociali. L'alternativa – è stato detto – è la mobilitazione, specie su un tema delicato come quello delle pensioni.
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