Csu: "Chiudere tutte le attività economiche non essenziali"

La richiesta in una lettera inviata a Reggenza e Congresso di Stato

Csu: "Chiudere tutte le attività economiche non essenziali".

Con una lettera urgente inviata alla Reggenza ed al Congresso di Stato, la Centrale Sindacale Unitaria chiede che anche a San Marino, sull'esempio di quanto deciso ieri dall'Italia si chiudano tutte le attività economiche non essenziali "per cercare di arginare la drammatica evoluzione del contagio da Corinavirus".

Infatti, "anche se quelle messe in atto finora dal Congresso di Stato sono state decisamente più rigorose rispetto al circondario, ora - sottolinea la Csu - è necessario fare l’ultimo passo, auspicando che dal giorno stesso ci si concentri tutti sull’assicurare la migliore operatività possibile al nostro Ospedale a tutela della salute dei cittadini". 

A tal proposito, secondo il sindacato occorre costituire "un fondo straordinario, finalizzato altresì al sostegno economico delle famiglie e delle imprese che subiranno le conseguenze più gravi, a seguito del blocco delle attività economiche. Chiediamo che tali decisioni vengano assunte nel più breve tempo possibile".

A stretto giro arriva la replica del Segretario alla Sanità Roberto Ciavatta: "Dalla Csu valutazione legittima, ma cassa integrazione passerebbe da 30% a zero" (vedi l'intervento integrale).

Leggi il comunicato stampa integrale della CSU

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