La Csu rinnova le critiche a legge sviluppo e decreti banche: presto l'Attivo dei Quadri. Allo studio anche altre iniziative
Solo il lavoro può far ripartire San Marino. Per la Csu la crisi del sistema bancario, che sta paralizzando il paese e su cui è concentrata gran parte dell'attenzione, non deve distogliere dall'impegno per rilanciare l'intera economia, a partire dalla necessità di attirare nuovi investitori che sappiano creare posti di lavoro. Ribadite le critiche alla legge sullo sviluppo che, per la Csu, presenta importanti criticità, ad iniziare dalla completa liberalizzazione del mercato del lavoro. In una realtà piccola come quella sammarinese, rimarca il sindacato, ci deve essere un filtro in entrata per tutelate il diritto al lavoro dei residenti. E l'aggravio del 4,5% per l'assunzione di frontalieri verrà fatto scontare agli stessi lavoratori. Preoccupano gli incentivi alla contrattazione di secondo livello e la defiscalizzazione degli straordinari: veri e propri interventi a gamba tesa, scrive la Csu, da parte di un soggetto terzo nella libera contrattazione tra lavoratori e imprese. Grande spazio ai tre decreti sul sistema bancario fortemente contestati dalla CSU per quelli che torna a definire “contenuti inaccettabili”. Solo per ricordarne uno, si legge, l'esautoramento delle funzioni del Comitato gestore di Fondiss, per affidare la gestione delle risorse del secondo pilastro previdenziale a Banca Centrale. Su questo il sindacato registra impegni disattesi e incontri inutili, dove sono state comunicate intenzioni invece di cercare il contributo di tutti. Ma senza la partecipazione delle parti sociali, ribadisce il Direttivo Csu, dalla crisi del sistema bancario non si esce. Uno degli obiettivi prioritari resta la difesa dei fondi pensione. Per le due confederazioni devono essere vincolanti i contenuti del protocollo d'intesa: le risorse possano essere in parte utilizzate per dare sostegno al sistema bancario solo in maniera concertata, con l'impegno in ogni caso di sottoporre a referendum tra i lavoratori qualunque scelta. Sul passaggio di Asset in Cassa di Risparmio, ribadisce la nota, la priorità è la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, in condizioni di pari dignità
Sonia Tura
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