CSU: “Uno sciopero a sostegno dell’equità fiscale e della trasparenza”
Così le due organizzazioni sindacali definiscono l’iniziativa che giovedì porterà in piazza i lavoratori sammarinesi. Non più un manifestazione sul Pianello, come vuole la tradizione sindacale degli ultimi 50 anni, ma a Serravalle, nell’area industriale che rappresenta il cuore dell’economia. “Troppe risposte mancate da parte dei vari governi – dichiarano i due segretari confederali – troppo scarsa l’attenzione che la politica ha dimostrato in questi decenni”. Di qui la scelta di manifestare altrove quel disagio e quel malessere che provano i lavoratori. Alla politica contestano la distanza dai lavoratori, di non dimostrare adeguata sensibilità. Il nodo delle relazioni con l’Italia è fondamentale ma la firma con Tremonti non basterà. Serve un nuovo modello economico e con esso una appropriata riforma fiscale. E su questa hanno assolutamente le idee chiare: deve rispondere ai requisiti di equità, lotta all’evasione, tutela dei redditi più deboli, tutela della famiglia. In un documento riassumono mesi di lavoro specifico per dare un nuovo volto al rapporto fra fisco e contribuente. Basta – sostengono – sperequazioni fra i lavoratori dipendenti e gli autonomi. Per i primi propongono di introdurre il Quoziente familiare, per spalmare i redditi su tutti i componenti della famiglia, e di abolire lo splitting, che diventerebbe superato; il riconoscimento per legge delle spese di produzione del reddito, aumenti per le detrazioni, della quota esente e dei familiari a carico. Sull’altro fronte pensano all’introduzione dello scontrino fiscale, ad un tetto massimo dei costi deducibili, ad una sorta di minimun tax che parta da 30mila euro di reddito, all’abolizione del forfetario. Il sindacato vorrebbe un’unica imposta per le imprese, al 19 per cento, con la tassazione dei dividendi, dei benefit delle rendite finanziarie e delle plusvalenze patrimoniali. “Intendiamo mantenere assolutamente la competitività del sistema, ma entro regole più chiare ed equilibrate”.
Sergio Barducci
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