CSU: sì al transitorio fiscale, no al condono

In assenza di adeguate garanzie sulla sua applicazione, il transitorio fiscale rischia di tramutarsi in uno strumento legislativo che, di fatto, premierebbe i contribuenti più furbi, favorendo il ricorso alla pratica dell'evasione. La Centrale Sindacale Unitaria non ci sta e se si dice favorevole ad un passaggio dalla vecchia alla nuova normativa tributaria, che porti vantaggi economici allo Stato, mette in guardia sui rischi insiti in un colpo di spugna. “Chi in questi anni ha eluso o evaso le tasse – spiega in una nota – ha costretto altri a compensare le mancate entrate e a far fronte agli ammanchi, attraverso un maggior carico fiscale, tagli alla spesa pubblica, riduzione degli stipendi e altro ancora”. La pratica del condono creerebbe insane aspettative per il futuro, continuando ad alimentare la tendenza all'evasione fiscale. Uno strumento, per la CSU, fortemente diseducativo e profondamente ingiusto nei confronti dei contribuenti onesti. Di qui la richiesta che il transitorio fiscale produca meno danni possibili, che i contribuenti disonesti siano chiamati a pagare importi più alti. I rappresentanti dei lavoratori indicano al Governo quattro condizioni irrinunciabili: il rifiuto della logica del condono nel passaggio alla nuova normativa; nessun costo per l'amministrazione tributaria nel recupero delle entrare della sanatoria; il miglior utilizzo degli introiti e l'impiego da subito del personale per prevenire l'evasione. Azioni che si dovranno affiancare a quelle già indicate dalle organizzazioni sindacali su occupazione e sviluppo, temi sui quali chiede all'esecutivo di aprire da subito un confronto, minacciando una fase di mobilitazione già dalle prossime settimane. Le due Confederazioni Sindacali si dicono preoccupate per il deficit di bilancio e lo stato di liquidità dei conti pubblici. Chiedono investimenti che rilancino l'occupazione e lo sviluppo, e contestano i tagli lineari agli stipendi della Pubblica Amministrazione. Positivi gli annunci sulle prospettive di rilancio occupazionale e le nuove iniziative imprenditoriali. Temi sui quali si devono valutare i percorsi utili ad assicurare occupazione reale.

Sergio Barducci

Il Segretario di Stato al Lavoro, Iro Belluzzi, si dice pronto a partecipare al confronto richiesto dalla Centrale Sindacale Unitaria, in merito ai temi sul tavolo del Governo. “Per la parte che mi riguarda – ha dichiarato Belluzzi – il confronto non si è mai fermato, neppure durate la cosiddetta “pausa estiva”, che in realtà non c'è stata”.

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