Csu: "Tornare a contrattare con il governo"

“Si divide tra condoni agli evasori, disimpegno dello Stato nel welfare state e spot pubblicitari sulla riforma pensioni”. Pugno duro sull'assestamento di bilancio da parte dei Segretari delle Federazioni Industria e Servizi della Csu.
Domani si concludono anche le assemblee zonali che parlano di un Governo “chiuso e indisponibile”. Mobilitazione sempre più vicina. Tutti contro il fatto poi che “non venga corrisposta la quota che lo Stato deve al Fondo riserva di rischio”
Critiche alla rottamazione delle cartelle esattoriali: “una vera e propria sanatoria, rispetto a multe, monofase non pagata, che permetterebbe allo Stato di raccogliere 4-5 milioni di euro a fronte di un introito reale che dovrebbe essere, invece, di circa 220 milioni”. Capitolo residenze: si ipotizza di concederla a chi porta a San Marino almeno 600.000 euro. “Esprimiamo forti perplessità per questa scelta, mentre perché non pensare alle centinaia di frontalieri”.
E sul recupero entrate si guarda anche ad una “patrimoniale progressiva su tutti i beni mobili e immobili, comprese le partecipazioni societarie, a partire da una determinata soglia”.
"Tornare a contrattare", è questo che vuole il sindacato sulle tasse dei redditi da pensione anche se si registrano aperture sulla possibilità di prelevare dai fondi pensione solo in presenza di “garanzie assolute” gli NPL considerati non recuperabili, che ammontano a quasi 500 milioni. A patto che si faccia il referendum. Sulla crisi delle banche la CSU continua a chiedere i nomi dei grandi debitori e in che modo Asset verrà rilevata da Cassa di Risparmio, ricordando in questo contesto la vicenda dei 31 milioni di euro del fondo pensioni depositati presso Asset e per i quali tuttora non sussistono garanzie.

VA
 

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