Csu: al vaglio la posizione da prendere sui referendum del 16 marzo
Il dibattito interno è comunque assai acceso, non tutti la pensano alla stessa maniera, c’è anche chi vorrebbe andare al voto per dire chiaramente no. Ma anche l’astensione è un modo per far sì che il referendum non passi per non sopraggiunto raggiungimento del quorum, già di per sé piuttosto alto. Non si sbilancia Marco Beccari, segretario generale della Cdls, che aspetta le riunioni della prossima settimana, mentre Giovanni Ghiotti, segretario Csdl, ricorda le posizioni già assunte dalle due confederazioni: “Eliminare quei due articoli non vuol dire eliminare la precarietà, inoltre si vanificherebbe la lotta contrattuale e le battaglie del 2005, con oltre 90 ore di sciopero. Gli articoli che ora i comitati promotori vogliono abolire hanno ridotto da 450 a 120 il numero dei lavoratori assunti con contratti interinali: forme di lavoro prima fuorilegge ora sono comunque regolamentate. E per quanto riguarda la scala mobile – conclude – si tornerebbe al passato, poiché oggi sono i lavoratori protagonisti della contrattazione, con la richiesta di aumenti superiori all’inflazione”.