L’operazione scudo fiscale bis, messa in atto dal Governo Italiano, per il rientro dei capitali dall’estero, si chiude con l’emersione di 18,4 miliardi di euro, imputabili alle persone fisiche. E’ quanto emerge dai dati elaborati dall’ufficio italiano cambi secondo il quale da gennaio a settembre 2003 sono state rimpatriate attività finanziarie per 9957 milioni di euro e sono stati regolarizzati all’estero valori per 8454 milioni di euro. La misura, applicata per la prima volta nel 2002 e replicata nel 2003, consente la sanatoria per le somme che secondo l’Italia sono state esportate illegalmente. Il dato divulgato dall’ufficio cambi è parziale e non contempla gli importi attribuibili alle società, pertanto non è possibile compararlo con i 59,6 miliardi di euro, dell’anno passato. Il 60% dei capitali finanziari rimpatriati era nei forzieri delle banche svizzere, il 12% in quelle tedesche, l’8% in quelle Lussemburghesi, il 5 in quelle del Principato di Monaco e il 2% è invece stato rimpatriato da San Marino, dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti. San Marino non figura invece nella lista dei capitali regolarizzati, guidata – come quella per i rimpatri – dalla Svizzera con il 71%, seguita da Lussemburgo con il 14% e dal Liechtestein con il 2%.
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