I dati dell'inflazione

L’inflazione si attesta ai minimi storici, gli stessi del 1969. Lo rivela l’Istat sulla scorta dei dati del mese di marzo. L’indice dei prezzi al consumo sale dello 0,1% rispetto a febbraio, ma la base tendenziale di crescita è dell’1,2%, la più bassa dal febbraio di 40 anni fa. Insomma i consumi delle famiglie tengono e l’inflazione frena sensibilmente. Spendiamo di più per tabacchi, bevande alcoliche, abbigliamento e calzature, mobili e prodotti alimentari, risparmiamo invece sui costi sostenuti per l’abitazione, acqua e combustibili, i trasporti, spettacoli e cultura, o nelle comunicazioni. In particolare gli aumenti di alimentari e bevande alcoliche, insieme a quelli per la casa, rappresentano, da soli, il 69% del tasso di inflazione. Le città più care: Napoli, Trieste, Genova e Reggio Calabria; quelle più virtuose: Aosta, Trento, Venezia, Palermo e Cagliari. A San Marino i dati di febbraio registrano aumenti nelle spese sostenute per Alberghi e Pubblici Esercizi, Generi Alimentari e Bevande. Stazionari i tabacchi, i servizi sanitari e le spese per la Salute. In discesa Abbigliamento e Calzature, Trasporti e Comunicazioni.

Sergio Barducci

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