Dazi sulle importazioni USA: nuova polemica per Donald Trump
Per ora quello del tycoon è solo un "annuncio informale", la decisione finale è slittata alla prossima settimana. L'intenzione di Trump è di imporre dazi del 25% sull'acciaio e del 10% sull'alluminio, anche se ancora non vi è alcuna certezza. La proposta apre però un nuovo scontro per Trump con l'architetto della riforma fiscale Gary Cohn, ex di Goldman Sachs, che guida l'ala "globalista" della Casa Bianca.
Contrario a dazi da imporre a tutti i Paesi, dall'Europa alla Cina, Cohn sostiene che il piano Trump sia "una tassa sugli americani, con i prezzi dei prodotti in acciaio e in alluminio destinati a salire".
Anche il capo del Pentagono James Mattis si schiera contro i "dazi che rischiano non solo di inasprire i rapporti con Pechino o Mosca, ma di compromettere anche i legami con Paesi alleati, con gravi ripercussioni economiche e sul piano della sicurezza.".
Il presidente della commissione UE Jean Claude Juncker minaccia ripercussioni: "È un intervento sfacciato a difesa dell'industria americana. L'Europa non resterà immobile e reagirà con forza per difendere i suoi interessi".
Wall Street ha reagito alla proposta del presidente americano con un improvviso crollo che ha portato il Dow Jones a perdere fino a 500 punti, chiudendo poi a -1,73%.
Nuove tensioni per Trump anche sul fronte diplomatico. In un momento di particolare tensione fra i due paesi l'ambasciatore americano in Messico, Roberta S. Jacobson, ha annunciato l'intenzione di dimettersi dal suo incarico a maggio per "abbracciare nuove sfide e nuove avventure". Secondo il New York Time l'amministrazione Trump ha selezionato un candidato per ricoprire l'incarico ma il nome non e' stato ancora reso noto.