Decreto banche: la Csu accusa il governo di voltafaccia
Sul Decreto Banche torna anche la Csu parlando di voltafaccia del governo. Ha violato, accusa, l'accordo sottoscritto il 20 luglio. Questo comportamento autoritario e inaffidabile, scrive la Csu, denota anche un preoccupante deficit di democrazia e di mancanza di volontà di confronto. Per i Segretari Giuliano Tamagnini e Riccardo Stefanelli, l’improvvisa decisione di accelerare la ratifica del Decreto 87, segnala la scarsa volontà dell’Esecutivo di aprire un reale dialogo con il mondo del lavoro e delle imprese e insieme peggiora i rapporti con le parti sociali: “Non solo non ci è stata data l’opportunità di approfondire i contenuti del provvedimento, in primis il nodo della conversione del credito d’imposta in debito pubblico, affermano, ma addirittura sono state aggiunte ulteriori modifiche tecniche che nessuno ha avuto la possibilità di valutare. Sul piano del metodo, conclude la nota, “il Governo ha fatto un deciso e inaccettabile passo indietro, sostituendo la strategia del confronto, con quella del fatto compiuto. Dopo un fatto così eclatante, si chiedono i segretari Csu, come si fa a sottoscrivere accordi con un Governo che dimostra ampiamente di non rispettarli?
Sonia Tura
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