Decreto incentivi: applicazione fumosa, gli operatori italiani chiedono proroghe
La data del primo luglio è arrivata, il decreto incentivi è entrato in vigore ma gli effetti concreti restano ancora difficili da interpretare. Piuttosto fumosa sembrerebbe ancora l’applicazione delle norme contenute nel decreto, e cioè l’obbligo da parte dei soggetti Iva passivi, di comunicare all'agenzia delle Entrate tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e ricevute, registrate o soggette a registrazione, nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in paesi black list. Categorie economiche e professionali, in Italia, chiedono di prevedere una proroga, per affrontare al meglio i nuovi adempimenti e c’è chi propone addirittura l’inizio del 2011. Da San Marino gli industriali mettono in evidenza la condizione di incertezza e di preoccupazione e rivelano che quasi la metà delle imprese si sta organizzando con una sede commerciale in Italia. Dall’Osla si invitano forze politiche e categorie economiche a mettere in campo progetti di rilancio. Nel video le interviste a Giuliano Tamagnini (CSdL) e Marco Beccari (CDLS)
Sergio Barducci
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