Decreto Smac: partita ancora aperta dopo incontro maggioranza/categorie

Decreto Smac: partita ancora aperta dopo incontro maggioranza/categorie.
Sul decreto Smac che andrà in discussione in Consiglio nei prossimi giorni c'è stato un confronto e un chiarimento tra maggioranza e associazioni di categoria. Vediamo cosa è emerso.

Il confronto è avvenuto venerdì scorso e sia la maggioranza che le categorie hanno diramato in seguito comunicati ufficiali. Osla, Unas,Usc e Usot hanno ribadito di non voler mettere in discussione né il principio di certificazione dei redditi né quello delle passività deducibili. Sono state invece illustrate le criticità che il decreto all'esame del parlamento introdurrà se verrà approvato così com'è: problemi a livello commerciale, operativi, al dettaglio e di certificazione fiscale quando questa avviene con strumenti come fatture, ricevute o similari. Ora le associazioni si aspettano che il Consiglio Grande e Generale adotti le modifiche urgenti e necessarie per rendere il provvedimento sostenibile o che dia il tempo utile all’Amministrazione per concordare con le categorie economiche una serie di correzioni “consci – scrivono Osla, Unas,Usc e Usot - che solamente con un patto di reciproco rispetto tra Operatori, Consumatori e Istituzioni si possono trovare gli strumenti efficaci a garanzia di tutte le parti in gioco”.
Nella nota firmata dai partiti di maggioranza si ribadiscono gli aspetti di ricaduta positiva che la "SMAC" ha portato al reparto commerciale anche alla luce del superamento delle criticità legate all'attuale sistema di scontistica.
Condividendo che la San Marino Card non debba diventare un onere per gli operatori economici nè per il consumatore la maggioranza si è impegnata ad un confronto con la Segreteria Finanze affinché la certificazione dei ricavi possa essere attuata attraverso soluzioni tecniche che evitino appesantimenti burocratici. Il 2015 – conclude la coalizione di maggioranza - dovrà essere l'anno della piena attuazione della riforma IGR.

Luca Salvatori



COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO OSLA - UNAS - USC - USOT
Venerdì 24 ottobre u.s. una delegazione dei Direttivi delle Associazioni di Categoria OSLA, UNAS USC e USOT ha incontrato i rappresentanti della maggioranza per un confronto in merito al Decreto Delegato 11 agosto 2014 n.134 - Certificazione dei ricavi degli operatori economici in via telematica – che andrà in discussione nei prossimi giorni in Consiglio Grande e Generale.

L’incontro è servito, innanzitutto, per chiarire la posizione comune delle Associazioni, troppo spesso strumentalizzata. Le Associazioni hanno ribadito di non voler mettere in discussione né il principio di certificazione dei redditi né quello delle passività deducibili, introdotti dalla Legge Tributaria.

Sono state però illustrate tutte le problematiche relative alle modalità di certificazione che questo decreto introdurrà se verrà approvato in queste forme. Problemi sia a livello commerciale, in quanto è alto il rischio che la SMaC venga totalmente snaturata, perdendo le sue funzioni originarie di incentivazione del consumo interno e attrazione di nuova clientela, sia soprattutto operativi in quanto lo strumento previsto dal decreto 134 non tiene minimamente in considerazione l’attività giornaliera delle imprese: sia quelle al dettaglio con problematiche legate ai tempi, sia quelle per cui la certificazione fiscale avviene con strumenti ufficiali quali fatture, ricevute o similari.
Gli esponenti della maggioranza sembra abbiano compreso ed anche condiviso le esigenze e le preoccupazioni espresse dichiarando di farsi carico della soluzione delle problematiche esposte. Le associazioni si aspettano pertanto che a seguito di questo confronto il Consiglio Grande e Generale adotti le modifiche urgenti e necessarie per rendere il provvedimento sostenibile o che dia il tempo utile all’Amministrazione per concordare con le categorie economiche una serie di correzioni, consci che solamente con un patto di reciproco rispetto tra Operatori, Consumatori e Istituzioni si possono trovare gli strumenti efficaci a garanzia di tutte le parti in gioco.


SAN MARINO BENE COMUNE INCONTRA OSLA - USC - USOT
(Comunicato stampa)


Nella giornata di venerdì, 24 ottobre 2014, i Partiti di Maggioranza hanno incontrato i rappresentanti di OSLA USC e USOT per confrontarsi sul Decreto "SMAC".
Le Associazioni hanno osservato come, ad oggi, sussistono ancora problemi tecnici che, se non risolti tempestivamente, metteranno tutti gli operatori economici che operano con il pubblico nell'impossibilità di prestare il loro servizio con efficienza. Le stesse hanno inoltre portato numerosi esempi di come, alcune impostazioni dell'attuale impianto, potrebbero accrescere la burocrazia a discapito del servizio e della competitività.
Le Associazioni hanno rimarcato la disponibilità ad individuare soluzioni efficienti di gestione della certificazione dei ricavi nel pieno spirito dei dettami dell'articolo 100 della Legge 166/2013 ipotizzando anche proposte che, fatta salva la certificazione, prevedano strumenti diversificati che tengano conto delle diverse tipologie di operatori economici operanti con il pubblico. Allo stesso modo hanno riconfermato la loro fiducia nella SMAC come strumento di incentivazione dei consumi.
I Partiti di maggioranza hanno preso atto degli aspetti di ricaduta positiva che la "SMAC" ha portato al reparto commerciale, anche alla luce delle risultanze relative agli utilizzi nel corso del 2014 e delle convergenze sui punti di intervento legati allo sviluppo dello strumento, fra i quali, quelli relativi al superamento delle criticità legate all'attuale sistema di scontistica.
Condividendo che la SMAC non debba diventare un onere per gli operatori economici ne per il consumatore, nel rispetto di quanto è previsto dall'Art.100 della Legge Fiscale, la Maggioranza si è impegnata, nel rispetto dei tempi di ratifica del Decreto, ad un confronto con la Segreteria Finanze affinché la certificazione dei ricavi, assolutamente necessaria ed imprescindibile, possa essere pienamente attuata attraverso soluzioni tecniche che evitino onerosi appesantimenti burocratici per gli esercenti.
Il 2015 dovrà essere l'anno della piena attuazione della riforma IGR.
L'Ufficio Stampa di S.M.B.C.

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