DES: tratti salienti il regime fiscale speciale, il “Fondo Sovrano Titano” e la residenza fiscale non domiciliata

Al via, domani, la prima sessione consiliare del nuovo anno. Grande attesa per l'arrivo in prima lettura – fra non poche polemiche - del PdL sul Distretto Economico a fiscalità Speciale

Per l'economia sammarinese una novità dai tratti potenzialmente rivoluzionari. Dal fiuto imprenditoriale del businessman spagnolo Enrique Banuelos - a quanto pare - l'input. Da qui le polemiche; e i timori riguardo una compressione della sovranità, e le eventuali ripercussioni sul percorso europeo. Ma in tutto il Mondo, compresa l'Italia, le zone economiche speciali sono un meccanismo rodato, assicura la Segreteria Finanze. Oltre 4.000, in più di 130 Paesi. Una sorta di laboratori, per incentivare investimenti esteri e sperimentare innovazioni normative. E' a queste esperienze che pare rifarsi lo schema ideato per il Titano; con una particolare attenzione alle caratteristiche della Repubblica, e alla riqualificazione del patrimonio immobiliare. Focus su turismo, commercio e servizi; con attività economiche diffuse. Possibile la costituzione di più Distretti Economici Speciali, sempre che siano rispettati determinati requisiti.

A partire dalla “società di gestione”, che partecipa nella misura minima del 51% le varie imprese del singolo DES. Il promotore deve presentare un piano industriale dettagliato, e versare un capitale sociale iniziale non inferiore a 50 milioni di euro; che dovrà essere poi notevolmente incrementato, per step. Si sottolinea inoltre come gli investimenti per infrastrutture siano rivolti ad una clientela di elevata fascia economica, per non impattare sulla concorrenza. Punto chiave il regime fiscale. Società di gestione, e controllate, possono infatti richiedere l'applicazione di un'aliquota sui redditi del 5%. Previsti al contempo controlli capillari, e vincoli specifici. Non è infatti ammessa l'adesione al DES, in regime fiscale speciale, per le imprese già residenti a San Marino o in Italia nei 10 anni precedenti. Aspetto saliente del PdL l'introduzione della residenza fiscale non domiciliata, per le persone fisiche clienti del Distretto. Si tratta di un permesso temporaneo di soggiorno, fino ad un massimo di 150 giorni annui e senza accesso al welfare. E ciò – si precisa - per evitare utilizzi distorsivi od elusivi. Previsto ogni anno il pagamento di un'imposta di 10.000 euro. I proventi – e qui vi è un'altra grossa novità - andranno al “Fondo Sovrano Titano”; con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione di investimenti ed infrastrutture strategiche, al sostegno di progetti di sviluppo ed innovazione, alla stabilità del sistema finanziario, e così via.

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