Gli occhi di tutti sono puntati su Banca Centrale che, ancora, non ha ufficializzato l'uscita di scena di Raffaele Capuano. Due giorni fa il Consiglio Direttivo aveva respinto le dimissioni del Direttore e, domani, lo stesso organismo tornerà a riunirsi per fare il punto della situazione anche alla luce della richiesta del governo di fornire “formali delucidazioni” su quanto accaduto. Le continue polemiche su Banca Centrale, spesso coinvolta in spinose questioni giudiziarie impongono, per l'Esecutivo, "una definitiva chiarezza in tutte le sue articolazioni”. Tace anche la Magistratura, chiamata direttamente in causa da Capuano per la perquisizione, condotta in sua assenza, nell'appartamento che Banca Centrale gli aveva concesso in uso. Mercoledì è in programma l'audizione del Magistrato dirigente in Commissione giustizia ed è prevedibile che, in quella sede, la politica possa avere i chiarimenti richiesti. Nella ricostruzione della vicenda poche, al momento le certezze. La polizia giudiziaria, a seguito dell'indagine avviata lo scorso settembre dal commissario della legge Simon Luca Morsiani, a proposito della cessione di titoli "spazzatura" a Banca Centrale, aveva ispezionato l'appartamento occupato fino al suo siluramento da Savorelli. La cassaforte, di cui non si erano trovate le chiavi, era stata sigillata e a Banca Centrale era stata inoltrata la richiesta di recuperare le chiavi, cosa che sarebbe avvenuta. Di qui, dunque, il nuovo ingresso nell'appartamento che ha fatto scattare le dimissioni di Capuano.
Sonia Tura
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