Dipendenti San Marino Giochi manifestano davanti a Palazzo
Durante il sit-in, i segretari della Federindustria, Enzo Merlini e Giorgio Felici, hanno incontrato i Segretari di Stato all’Industria, Tito Masi e al Lavoro, Antonello Bacciocchi, ma, affermano, tutto si è concluso con un altro rinvio, nonostante il conto alla rovescia sui nuovi assetti del settore giochi sia ormai agli sgoccioli.
Di fronte alla richiesta di un atto formale che garantisse le prospettive occupazionali, affermano Merlini e Felici, i due membri del Congresso di Stato hanno rimandato tutto alla prossima seduta del Consiglio Grande e Generale convocata per il 29 gennaio, praticamente a 2 giorni dalla scadenza della convenzione con l’attuale società.
Un rinvio che per i segretari della Federazione Industria equivale a un disimpegno sul fronte occupazionale. "Eppure, affermano, è inammissibile che il Governo non si assuma nessuna responsabilità sul futuro dei dipendenti di una società che non solo non è in crisi, ma che risulta al secondo posto tra i contribuenti dell’erario pubblico, così come è inammissibile – concludono – che lo Stato, con il 51% del controllo del settore giochi, ancora non fornisca risposte chiare su un aspetto fondamentale come quello occupazionale".
"Nessun disimpegno - replica il Segretario di Stato all’industria - tutt’altro". Masi ricorda che alcune delle soluzioni delineate dal Governo nascono proprio dall’esigenza di garantire continuità di lavoro alle 100 persone occupate alla Giochi San Marino.
"Domani - anticipa - incontreremo una rappresentanza dell’attuale società ed entro venerdì riceveremo le dichiarazioni di interesse dei soggetti che intendono dar vita alla società che, insieme allo Stato, gestirà i Giochi e assumerà i dipendenti. Questo elenco - assicura Masi - verrà reso pubblico nel momento in cui il Governo lo riceverà. Anche per questo proporremo all’Ufficio di Presidenza di inserire un apposito comma, alla prossima sessione consigliare, per affrontare i temi relativi all’attuazione delle leggi sui giochi già approvate, compreso quello dei dipendenti".