Disoccupazione: basse percentuali a San Marino
E’ questo il dato totale, dal quale si evince un tasso in senso stretto, cioè quello che considera le persone strettamente disponibili e che non pongono condizioni all’entrata nel mondo del lavoro. In questo caso la percentuale scende ulteriormente: all’1,63% nel 2006, mentre a settembre dello scorso anno è dell’1,50%.
Stando alla relazione economica legata al bilancio, gli effetti sono poco incisivi nell’ambito del mercato del lavoro, per cui il fenomeno non riflette le congiunture economiche negative e nemmeno soffre dei cali ciclici della domanda. Più che altro si configura come una disoccupazione d’attesa che si risolve in breve tempo.
Spulciando le percentuali scopriamo che sono le donne ad essere più numerose in queste statistiche, soprattutto in quella fascia d’età in cui diventa predominante il ruolo della famiglia. Infatti, la donna, si trova spesso alle prese con il ruolo di madre, quindi il rientro al lavoro può presentare qualche difficoltà.
Omogeneo il fenomeno relativamente al grado d’istruzione. Non esistono grandi differenze nei numeri rispetto al titolo di studio sia per i maschi che per le femmine. Resta comunque il fatto che sono troppo alti i disoccupati in possesso di laurea.