Distinzione tra contraffazione e imitazione: l'odg del prossimo incontro tra categorie e Segreteria al commercio

Distinzione tra contraffazione e imitazione: l'odg del prossimo incontro tra categorie e Segreteria al commercio.
La politica di controlli avviata in ottobre ha portato a contravvenzioni per oltre 30mila euro. Le prime verifiche hanno permesso di accertare che sono soprattutto tre i prodotti di cui non viene rilevata l’originalità: liquori, profumi e abbigliamento. Ed è soprattutto per quest’ultima categoria che si deve trovare un punto di sintesi.
Ci sono tanti prodotti, spiegano i commercianti, che si rifanno ad un marchio famoso (come ad esempio l’aquila di Armani) ma che non ne sono affatto la copia. Se il controllo viene effettuato con rigidità una cintura con un aquila diventa merce contraffatta mentre in realtà non è così dal momento che si tratta di prodotti venduti in tutta Italia.
La contraffazione invece è la falsificazione di un prodotto di marca che deve essere sequestrato. Ecco perché, dicono, è necessario un punto di equilibrio per non accanirsi sui commercianti e creare problemi per la prossima stagione, dal momento che buona parte degli acquisti sono già stati effettuati.
Osla, Usc e Usot hanno ribadito la disponibilità a proseguire la collaborazione se verrà rispettata la gradualità dei controlli e gli incentivi per i commercianti che intraprendono la scelta di elevare la qualità della merce venduta.

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