93esimo sui 189 paesi che lo speciale report della Banca Mondiale mette in fila in virtù di alcuni parametri della facilità di “fare impresa ”. Per il secondo anno la Repubblica entra a fare parte del programma 'Doing Business', con pochi miglioramenti. Incide sul report il fatto che la nuova legge sulle licenze e l'informatizzazione del sistema e del rilascio, adottata proprio facendo tesoro delle indicazioni emerse dal precedente rapporto, non rientra nel periodo coperto da programma e non è stata quindi valutata. Invariate anche altre categorie: permessi edilizi, protezione investimenti, attuazione dei contratti. 24 punti di miglioramento invece alla voce “registro delle proprietà”mentre l'area più negativa “ottenere credito” affonda con un gap di 95 punti. Il dato positivo, tirando le somme, è che San Marino compare in un programma di valutazione di rilievo, in grado di rendere l'intero programma internazionale di investitori cosciente della propria esistenza e con un termine di paragone. Con l'Italia, che pressione fiscale e burocrazia ancorano al 65esimo, e con paesi maggiormente attrattivi come Danimarca (4ª), la Norvegia (6ª), il Regno Unito (8°). Corea del Sud e Stati Uniti si confermano al top, a ridosso di Singapore: il posto ideale, secondo il report, per aprire un'attività.
Sara Bucci
Sara Bucci
Riproduzione riservata ©