Dopo tre anni e mezzo la Lehman Brother esce dal fallimento
Un fallimento che innescò una crisi finanziaria a livello globale e di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze. A pesare oggi sui mercati europei ci sono i timori per la situazione in Grecia. Si teme infatti che piano di ristrutturazione del debito ellenico, condizione indispensabile per accedere al nuovo pacchetto d'aiuti da 130 miliardi di euro, non abbia successo. Per aderire al piano di swap del debito, i creditori privati hanno tempo solo fino a domani e il Governo ellenico minaccia di varare provvedimenti per costringere i creditori contrari ad aderire alla ristrutturazione. E a un giorno dalla scadenza dei termini, si allunga la lista di chi ha detto sì. Sono ben trenta le banche che hanno aderito all'operazione. Segnali positivi colti anche dal Commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn, che si dice positivo. Ma senza il via libera, gli effetti per l'Europa potrebbero essere devastanti. Piazza Affari ha intanto sospeso a tempo indeterminato dalle negoziazioni i prestiti obbligazionari ellenici.
Ad Atene non si placano le proteste. Anche il comitato esecutivo della Federazione Nazionale dei Marittimi ha deciso di intraprendere una serie di mobilitazioni contro le misure del governo che riguardano il settore. Nel frattempo i movimenti sociali europei più attivi nella protesta contro la crisi economica hanno deciso di convocare “un'assemblea transnazionale” al Teatro Empros di Atene il 21 e 22 marzo.