Duro botta e risposta tra commercianti e Governo, Usc: "Rassegnati per il futuro". La replica: "Sterili polemiche"
Duro botta e risposta tra commercianti e Governo. Al centro le difficoltà economiche legate allo stop dei flussi turistici. L'Usc, che si dice ormai rassegnata, lancia un nuovo grido d'allarme, parlando di “danni incalcolabili”. “Non basteranno i cosiddetti ristori – avverte - a far sopravvivere un settore in forte contrazione da anni”. I commercianti parlano poi di “silenzio assordante” delle istituzioni e di sperpero di denaro pubblico in iniziative come, ad esempio, Expo che, dicono, “non produrranno quasi nulla in termini di benefici al comparto o al Paese”. Usc esorta a “mettere in sicurezza tutte le aziende esistenti”, puntando alla riqualificazione del centro storico. Oltre 100 le aziende chiuse, scrive l'associazione che parla di “primi spiccioli di aiuto” in arrivo tra maggio e giugno.
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Non si è fatta attendere la risposta delle Segreterie di Stato al Commercio e al Turismo. “Sterili polemiche”, affermano accusando di miopia i commercianti e difendendo la scelta di Expo. “Dispiace – si legge – che chi vive di turismo non capisca il valore promozionale dell'evento”. Per la manifestazione i costi, assicurano, “sono stati contenuti”, grazie ad investitori esterni e alla solidarietà della nazione ospitante. Sugli aiuti, le Segreterie sottolineano che gran parte dei 18 milioni messi a bilancio sono destinati a imprese commerciali, turistiche e tour operator, così come gli investimenti del Turismo in eventi e promozione. Sui progetti c'è sempre stato “confronto” ed “è triste sapere – proseguono – che oggi si sostengano posizioni molto differenti da quelle confermate negli appuntamenti ufficiali”.
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