In questo momento di grave crisi economica che colpisce tutto il mondo occidentale, ammiriamo chi si "ostina" ad investire nel lavoro in cui crede. Purtroppo nel corso degli anni passati molte persone hanno aperto aziende nel nostro paese con il solo scopo di arricchirsi senza avere quello spirito imprenditoriale che spinge la mente ad andare oltre il puro e semplice lato remunerativo. Un plauso da parte nostra a tutte le persone che si definiscono imprenditori non solo con il portafoglio ma sopratutto con la mente. Le aziende, siano esse legate all'industria, alla ristorazione o ai servizi, sono una "risorsa" e non entità destinate ad essere prosciugate per sanare la voragine della spesa corrente. Risorse come possono essere l'acqua e il sole per la vita. Crediamo e siamo convinti che finchè si vedranno le aziende solo come mucche da mungere, dove tutti cercano di ricavarne solo ed esclusivamente il più possibile solo dal lato economico, non si andrà da nessuna parte. La crisi e la Black List hanno messo a dura prova il sangue dell'organismo sammarinese, il motore che mantiene il paese e cioè il tessuto economico! Quindi perchè continuare ad incrementare la pressione fiscale e aumentare le difficoltà che le imprese devono sostenere per rimanere aperte e competere in un mercato sempre più complesso quando si dovrebbe semplificare tutto? In Irlanda si sono ben guardati dall'aumentare la pressione fiscale sulle società! E ora la loro economia fa un più 4% di Pil su base annua! La strada corretta e obbligata per San Marino è la riduzione della spesa corrente con manovre coraggiose! Sviluppo e contestualmente riduzione della spesa corrente! I modi ci sono! Coraggio!
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