ECSO, in riferimento alla partecipazione alla serata pubblica di giovedi 17 maggio organizzata da OSLA, vuole ringraziare sentitamente l'Organizzazione Sammarinese degli Imprenditori per averci permesso di esternare pubblicamente alcune nostre considerazioni sulle ultime manovre fiscali ed economiche che hanno portato il paese nel disordine. ECSO come tutti sanno è un'associazione pragmatica, composta da giovani preparati che amano i fatti. Nel corso del dibattito abbiamo presentato una serie di dati allarmanti, dal primo gennaio 2012 al 31 marzo hanno chiuso oltre 200 aziende e le mancate entrate dello Stato ammontano a circa 900 mila Euro. Questo è quello che è successo in pochi mesi, figuriamoci quello che potrebbe succedere a fine anno, se le cose non cambiano. Una nazione va spronata ed incentivata nei momenti di crisi, non demoralizzata e tartassata parlando solo di sacrifici e privazioni e questo e' quello che a parer nostro si percepisce da gran parte della classe dirigente del paese. L'impressione per noi durante la serata e' stata quella di un Segretario alle Finanze che accetta la crisi e accetta un futuro per San Marino fatto di sacrifici. Noi non ci stiamo a questa demoralizzazione sistematica delle nostre capacità e ripetiamo ancora che il mondo non finisce a Roma, ma occorre interessarsi e studiare altri sistemi economici che appartengono ai piccoli Stati come noi ed adattarli al nostro paese. Non lasciamoci scoraggiare da chi professa che per noi è finita, che d'ora in poi ci saranno solo carestia, sacrifici e privazioni, siamo uno Stato Sovrano con poco più di 30mila abitanti, per risollevare la nostra economia bastano poche manovre ben fatte, attuabili da domani mattina. Cari concittadini, svegliatevi, il tempo delle vacche grasse è si finito, ma per il futuro ci potremmo aspettare ampi margini di sviluppo e "benessere", se solo riuscissimo a fare sistema e a mettere da parte l'interesse personale di pochi per il bene di tutti.
Chi ha sbagliato e non è riuscito nel proprio incarico faccia un passo indietro immediatamente, i sammarinesi non possono più aspettare.
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