“Dietro le singole operazioni delle Fiamme Gialle c’è un progetto ben definito che ha quale obiettivo finale lo screditamento, se non l’annientamento, della Repubblica di San Marino”. Non usano certo giri di parole, i membri dell’associazione Ecso, nella propria lettura dell’attuale situazione di San Marino, dello stallo dei rapporti con l’Italia e della crisi aggravata dal decreto incentivi. I giovani imprenditori dell’organizzazione parlano di comportamento scorretto. Mentre viene pubblicata sulla stampa italiana della lista dei 1200 nominativi, lo stesso non è accaduto per la lista dei correntisti svizzeri. Quanto alle “frodi carosello” sono state perpetrate – si legge nella nota – da soggetti operanti e residenti oltreconfine. I membri dell’associazione affermano poi che non può essere addebitata a San Marino la deficienza di controlli da parte degli organi di verifica italiani. E in ogni caso – continuano – un “Paese serio” avrebbe intavolato trattative per rendere più efficiente la propria azione. Secondo l’Ecso è necessario che San Marino smetta di emanare nuove regole di trasparenza visto il comportamento che sta tenendo lo Stato italiano.
Gianmarco Morosini
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