Chiunque varchi il confine di Dogana per la prima volta e si incammini lungo la SS 72 di sicuro non gli rimarrà impressa nella mente la visione di San Marino come sito UNESCO, ma il desolante panorama edilizio ereditato da anni di cementificazione intensiva e selvaggia del Titano il cui ultimo, nefasto, piano regolatore risale al 1992. Tutti concordi sulla necessità di redigerne uno nuovo bisogna comprendere quali ne possano essere gli elementi distintivi al fine di raggiungere una riqualificazione generale del territorio, priorità assoluta per la vivibilità della Repubblica ma anche per la sua sostenibilità futura. Precedenza alla tutela ambientale con l’accrescimento della aree verdi: parchi, impianti sportivi ed attività economiche "green open" come golf, equitazione, ciclismo ed agriturismi, Eliminare gli spazi vuoti sia economici che residenziali per i quali non può essere sufficiente un inasprimento delle politiche fiscali se poi non esistono i soggetti a cui subaffittare o cedere i locali, cosa ottenibile solo con una politica di espansione demografica. Rivedere le zone produttive del Titano eliminando sprechi strutturali e logistici e prevedendo una suddivisione ed un accorpamento per competenza economica. Investire in strutture residenziali innovative, sia fisse che vacanziere, dotate di comfort elevati (piscine, palestre, negozi, ristoranti, ecc.). Individuare le aree di insediamento delle possibili strutture enunciate in precedenza (Casinò, Terme, Fiera, Cinema, Università, ecc.) magari riconvertendo attuali zone obsolete e in disuso e senza comunque creare sovrappopolamento con attività di natura disconnessa. Migliorare la viabilità. Progetti certo ambiziosi, ma rinunciarvi significa rassegnarsi ad aver rovinato il Paese e non voler fare più nulla per cambiarlo e migliorarlo.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy