Entra nel vivo la riforma della Pa. I nuovi profili di ruolo andranno a sostituire i vecchi mansionari

Si va verso un concetto moderno e più fluido di lavoro, lontano da quello tipico statale. La rivoluzione della Pubblica Amministrazione, destinata a ridisegnare funzioni e professionalità di servizi e uffici pubblici, sostituisce con il concetto di ruolo quello della mansione.
Il 'profilo di ruolo' determinerà un nuovo rapporto tra il lavoratore ed il suo compito ed una maggiore fluidità nell'utilizzarne le competenze nei vari settori della Pubblica Amministraizone. L'allegato A del documento elenca i criteri generali e quelli specifici dei nove livelli: titolo di studio, esperienze precedenti, competenze acquisite e caratteristiche del lavoratore. Criteri che rendono la selezione più logico qualitativa che numerico quantitativa. L'allegato B è invece un po' la tabellina di corrispondenza, traduzione indispensabile nella fase di transizione per proseguire senza intoppi le assegnazioni di incarico e le eventuali sostituzioni. La rivoluzione è forse più teorica che pratica, ma la partita è sicuramente delicata. I sindacati chiedono su internet il parere dei dipendenti e si preparano alle assemblee convocate negli uffici entro la fine di settembre.
Le condizioni economiche di chi è già stato assunto non cambieranno, ma la partita della sostituzione dei vecchi mansionari con i nuovi profili di ruolo è invece tutta aperta.

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