Erba Vita, i dipendenti: "Accelerare il percorso di vendita dell'azienda per ricostruire il futuro"
Dopo mesi di silenzio i dipendenti di Erba Vita, in accordo con le tre sigle sindacali, tornano a far sentire la loro voce. Il motivo? La situazione non si sblocca. La moratoria concessa fino a giugno dal Tribunale per riassestare i conti – con Massimo Albertini, custode del pacchetto azionario - doveva infatti portare l'azienda di Chiesanuova verso la cessione ad un nuovo acquirente, ma tuttora persiste l'incertezza. In gioco il futuro di tanti dipendenti, scesi in un anno e mezzo da 150 ad 83, di cui 52 seguiti direttamente dall'Usl. “Siamo stanchi – dicono - in questi giorni assistiamo purtroppo a inverosimili perdite di tempo. Nonostante ci sia un’unica offerta che supera i 15 milioni di euro, quella del gruppo imprenditoriale che fa capo a Roberto Valducci, l'unica – ricordano – su tre presentate in grado di offrire garanzie di continuità della produzione, mantenimento dei posti di lavoro ed una espansione futura, ancora si temporeggia tenendo magari in considerazione eventuali proposte da parte di altri non meglio precisati investitori. Una situazione di stallo – lamentano - che potrebbe far saltare il banco e portare al fallimento dell’azienda, per cui è necessario stabilire una volta per tutte se il percorso di vendita è tracciato oppure no”. Di qui l'esortazione al Governo di esercitare un ruolo attivo, e l'invito anche al ceto bancario di prendere decisioni celeri. Serve una sterzata decisiva – concludono i dipendenti - che porti alla definitiva conclusione della vicenda. Per venerdì si attendono ulteriori sviluppi.
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