Evasione sotto l’ombrellone. Primo bilancio dell'Agenzia delle Entrate di Rimini
Quasi cinque milioni di euro non dichiarati al Fisco e cento controlli sui locali della Riviera romagnola. Sono i numeri del primo bilancio della campagna anti-evasione dell’Agenzia delle Entrate di Rimini. Gli accertamenti sui redditi di impresa per gli anni di imposta dal 2005 al 2007 hanno riguardato 9 ristoranti, 33 alberghi e 55 stabilimenti balneari riminesi. Tra questi, otto hanno dichiarato redditi pari a zero e 22 risultavano addirittura di essere in perdita: l’imponibile accertato superava invece i 2 milioni di euro. Per risalire ai ricavi reali nei ristoranti gli 007 dell’amministrazione finanziaria hanno seguito il metodo definito “analitico-induttivo”: dalla quantità delle materie prime utilizzate sono stati calcolati il numero di piatti serviti e il relativo incasso. Nel caso degli stabilimenti balneari il calcolo si è invece basato sul numero di lettini e ombrelloni e sulla valutazione delle condizioni meteo nell’arco temporale di riferimento: sotto la lente è finito tra gli altri un villaggio balneare della zona di Viserba che avrebbe occultato oltre 110mila euro nel 2005, quando dichiarava una perdita di 24mila euro. I 33 albergatori controllati denunciavano un reddito annuo medio di 2.694 euro, contro gli oltre 65mila accertati. E c’è chi tra loro ha nascosto incassi per oltre 430mila euro. In questo caso nel mirino sono finiti anche i movimenti bancari dell’albergatore. E questo è solo l’inizio: “nei prossimi mesi - avverte l’Agenzia delle Entrate - intensificheremo l’impegno nella lotta all’evasione”.
Sara Bucci
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