Ex frontalieri, salasso sulle pensioni. Comites: “Intervenga il governo italiano”

La categoria è costretta a pagare le tasse in Italia e a San Marino: “Trattamento fiscale ingiusto”

Ex frontalieri, salasso sulle pensioni. Comites: “Intervenga il governo italiano”.

“Sulla questione del salasso fiscale sulle pensioni dei lavoratori ex frontalieri ancora tutto tace”. Non nasconde preoccupazione il presidente del Comites San Marino, Alessandro Amadei, che si sta occupando della questione insieme all'avvocata del foro di Rimini, Clelia Santoro, legale di alcuni residenti nel Riminese che, a causa di questa doppia tassazione, rischiano di non avere un reddito sufficiente per vivere. I pensionati che hanno lavorato sul Titano – ricordano Amadei e Santoro – si sono visti recapitare una richiesta da parte dell’Agenzia delle Entrate di Rimini, con la quale si chiedeva loro di versare in Italia l’equivalente delle imposte pagate a San Marino per di più con sanzioni ed interessi. Il nocciolo della questione, si legge in una nota, sta nel significato da attribuire al concetto di “pensioni di sicurezza sociale”. Per l’Agenzia delle Entrate di Rimini s'intendono solo quelle erogate a soggetti privi di copertura previdenziale che versano in difficoltà economica, mentre – sottolinea il Comites – secondo diversi pronunciamenti della Corte di Cassazione, il termine "sicurezza sociale" è indicativo di un concetto di ampio contenuto. Da qui l'ennesimo appello al governo italiano per porre fine a questo “ingiusto trattamento fiscale”.

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