Fallimento SVB, Presidente di Banca Centrale rassicura: "A San Marino non c'è pericolo di contagio"

Dopo il fallimento di Silicon Valley Bank e l'effetto a cascata su diversi istituti di credito statunitensi, la presidente di Banca Centrale Catia Tomasetti rassicura. "Non c'è un pericolo di contagio" su San Marino, spiega. "La nostra vigilanza - puntualizza - ha subito effettuato le verifiche, anche se sapevamo già che non c'erano esposizioni delle nostre banche sui settori crypto e fintech". Gli istituti sammarinesi, infatti, spiega Tomasetti, sono di tipo più generalista, contrariamente alla SVB che era focalizzata sulle valute elettroniche e sulla finanza tecnologica. E' solo uno dei fattori favorevoli in una situazione di questo tipo. "Come presidente sono serena", rimarca ricordando il miglioramento del sistema finanziario sammarinese negli ultimi cinque anni. 

Tomasetti ricorda poi che le banche sono fallite per il boom delle richieste di prelievi da parte dei correntisti. "Un'onda anomala - afferma - è stata vissuta nel 2018 anche da San Marino. Perché ci furono esposti anonimi infondati e notizie di stampa per stimolare una fuga dei depositi". Nessuna banca, dice, in queste situazioni resiste. Come sistema, però, "come difesa abbiamo regole più stringenti, il prestito di liquidità con la Bce per poter intervenire e il nostro patrimonio". In più, aggiunge, l'economia sammarinese "ha indicatori migliori dei Paesi limitrofi ed è estremamente resiliente".

Nel video l'intervista a Catia Tomasetti (presidente Banca Centrale San Marino)

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