Falsi: per Osla realtà in balia di sé stessa, serve processo di costruzione identitaria
Prodotti falsi, contraffati o vietati alla vendita fanno bella mostra nelle vetrine, comprese quelle virtuali. E ne sono coinvolti tutti i settori merceologici.
Sintomo per l'organizzazione dei lavoratori autonomi "di una realtà lasciata in balìa di se stessa". Politici impegnati a mantenere il consenso; uffici non abituati ad agire in autonomia; controllori che non controllano per impreparazione o indisponibilità di forze; commercianti che corrono dietro all’incasso facile; visitatori che consumano qualche ora di shopping nel Centro Storico di riflesso ad un soggiorno a basso costo in Riviera.
Per questo Osla è impegnata a svolgere il proprio ruolo in maniera attiva e propositiva, senza limitarsi a denunciare ed appoggiare le azioni di contrasto annunciate dalla Segreteria Commercio. Già comunicati agli Associati incontri interni con gli operatori del settore commercio, durante i quali esaminare e verificare le singole casistiche; a questi faranno seguito appuntamenti di approfondimento con esperti.
Assicurando collaborazione e opera di educazione e formazione. Chiede però ai responsabili delle politiche economiche di avviare "quel processo di costruzione identitaria, sui presupposti della qualità, di cui turismo e commercio hanno enorme bisogno"