Le famiglie non vanno in vacanza e risparmiano per il futuro come ai vecchi tempi

Non è mai troppo tardi per le buone abitudini che caratterizzano un popolo di risparmiatori: 6 italiani su 10 rimangono a casa preferendo il sano riposo domestico alla vacanza bestiale. Pochi momenti di relax magari in città piuttosto che lunghi viaggi e permanenze settimanali ai mari o in montagna. 30% in meno in un anno: 15 milioni di Italiani affolleranno cittadine e paesi in cui abitano con brevi gite e niente più. 3 italiani su 10 dichiara quindi la sua ‘povertà turistica’ la crisi si abbatte così sul ceto medio. Solo il 5% circa dei fortunati vacanzieri che in media si sposta per 11 giorni all’anno vieni in Emilia Romagna da sempre riviera popolare per famiglie. Il primo taglio è alla voce vacanze. Se una volta la settimana estiva non si negava ad alcuno oggi le spiagge latitano e le città non si svuotano per incanto c’è più gente intorno alle fontane che sui laghi o lungo la battigia. Se si hanno parenti in luoghi turistici si paga il viaggio poi ci si arrangia ‘alla nostrana’ purchè costino meno servizi e attrazioni aggiuntive in loco.
Sagre e cene con gli amici il massimo della trasgressione. Le file ai distributori del sabato non sono per la partenza ma per il bonus risparmio del fine settimana: sconti e ribassi a casa o in vacanza va di moda ‘il risparmioso…’. Non solo i poveri ma coloro che scoprono il valore del risparmio per i figli. Stili di vita riadeguati frettolosamente al momento. I genitori per la vecchiaia sperano più nei figli che sulla pensione per cui investono in risorse umane già da ora puntando tutto sulla “casetta piccolina” di proprietà. Un vero e proprio programma politico per la “vecchia piccola borghesia” mai dominante ma preponderante, almeno al voto.

fz

Le famiglie non vanno in vacanza e risparmiano per il futuro come ai vecchi tempi

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