Fare utili in azienda e dare una mano alla collettività: ecco le "società benefit"
Soddisfazione del Segretario all'Industria per l'approvazione della legge. Verso un sistema sammarinese di rating per le PMI
Sono imprese innovative: guadagnano come tutte le altre ma, in parallelo, mettono in campo progetti e iniziative per la collettività. Si chiamano “società benefit” e sono oggetto di una nuova legge in vigore a partire dal 15 dicembre. Oltre al consueto scopo di dividere gli utili, queste organizzazioni – si legge nella norma – operano in modo “responsabile, sostenibile e trasparente”.
L'obiettivo è far sviluppare un modo nuovo di fare impresa, guardando alla tutela della natura con processi rispettosi dell'ambiente, occupandosi di conservazione di beni artistici o sostenendo enti e associazioni, ma il campo d'azione è molto più ampio. Le imprese del genere potranno aggiungere al loro nome le parole “società benefit” o la sigla “SB”. Tra le innovazioni della legge: la creazione di un meccanismo di rating, quindi una valutazione della reputazione e dell'affidabilità delle singole imprese. Novità che potrebbe gettare le basi, auspica il segretario di Stato all'Industria, Fabio Righi, per una “Borsa delle piccole e medie imprese” a San Marino.
Si tratta, spiega Righi, di una certificazione riconosciuta alle società che riescono a introdurre elementi etici, morali e di sostenibilità al loro interno. E si ragiona su come strutturare un "sistema premiale" per le imprese più virtuose su questo fronte. Esempi di buone pratiche possono essere la creazione di un asilo aziendale, percorsi di formazione per i giovani, benefit per i dipendenti contro l'inflazione, aiuto alle giovani coppie per l'acquisto di una casa e così via.
Nel servizio l'intervista a Fabio Righi (segretario di Stato Industria e Commercio)
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