Finanza: settimana di luci e ombre
E’ stata una settimana altalenante per le borse.
Dopo i fuochi d’artificio di lunedì - originati forse da una manovra speculativa – e l’assestamento di martedì, due giorni di passione; poi un venerdì in positivo anche se Wall Street ha comunque chiuso con un poco confortante -1,4%.
I numeri dicono che le borse europee hanno chiuso la settimana con un guadagno complessivo del 4%; teoricamente un risultato discreto, ma è comparabile con lo sforzo compiuto dall’Europa per tamponare la falla? Quel che è certo è che le misure a sostegno del credito interbancario, le massicce iniezioni di liquidità della Banca Centrale saranno pagate duramente dai contribuenti.
E le proiezioni del fondo monetario internazionale non lasciano dubbi: sarà recessione anche per l’economia reale. E i primi a rimetterci, verosimilmente, saranno i piccoli imprenditori.
A Rimini Confindustria denuncia un aumento del costo del credito determinato non solo dalla variazione dei tassi interbancari, ma anche dall’aumento degli spread. Il timore è che anche quando i tassi scenderanno, il credito per le piccole e medie imprese rischierà di calare troppo lentamente.