Finanze: nuove proposte sul rimborso monofase
Pur condividendo l’impostazione data dall’Esecutivo alla riforma - che prevede l’introduzione del principio dell’autoliquidazione, ritenuto fondamentale per eliminare i lunghi tempi di attesa nella chiusura dei concordati - i professionisti sammarinesi hanno elaborato sul rimborso della monofase una serie di proposte finalizzate a tre obiettivi: eliminare qualsiasi possibilità di contestazione sull’entità del rimborso; fondarne su princìpi matematici il calcolo; fissare i tempi per l’erogazione dei crediti. Entrando nel dettaglio, il pacchetto di proposte dell’Ordine e del Collegio prevede l’ammissione al rimborso di tutti i servizi che implicano l’utilizzo di materie prime. L’accoglimento di questo principio comporterebbe – secondo commercialisti e ragionieri – un vantaggio per l’erario e la restituzione della competitività a certi settori. Inoltre, è stato suggerito il mantenimento dell’attuale regime di “monofase non esposta in fattura”, quindi non dichiarata dal venditore. Una manovra per restituire chiarezza a tale operazione. Di contro, perplessità sul regime della “monofase esposta in fattura”, metodo che, a parere dei professionisti, non garantirebbe sufficientemente lo Stato da false dichiarazioni e che darebbe ulteriori incombenze agli operatori sammarinesi. Sempre sul fronte delle vendite interne, proposta la considerazione al netto della monofase dei valori utilizzati per la determinazione del fatturato totale e di riflesso del rimborso. Per quanto riguarda la presentazione della denuncia annuale, i professionisti ritengono auspicabile fissare i termini di scadenza non prima del 31 luglio per evitare disagi agli studi professionali e alla stessa PA. Infine, sempre sulla denuncia annuale, evitarne il termine tassativo di presentazione. Utile sarebbe, per i professionisti, l’abolizione della norma sulla perdita del rimborso ad aziende che per semplice dimenticanza non avessero presentato la denuncia annuale e quindi fossero costrette a cessare l’attività. Disponibili al confronto, commercialisti e ragionieri auspicano un intervento in tempi rapidi da parte del Governo sulla materia affinché la riforma possa entrare in vigore sin dal prossima fase.