Finanziamenti, Csdl: "Le risorse si possono trovare all'interno"
Su prestiti e finanziamenti allo Stato la Csdl torna all'attacco, caldeggiando la strada del reperimento di risorse interne
E' un appello che la Csdl reitera, dopo la notizia della richiesta da parte del Governo di un prestito da 17 milioni e mezzo alle banche del territorio: “una richiesta – scrive – che poteva e doveva essere di maggiore entità, per un finanziamento interno che poteva dare liquidità allo Stato per la spesa pubblica del momento, evitando il prestito ponte”. Finanziamento interno: è la via privilegiata per la Confederazione del Lavoro, perché – scrive – "permetterebbe di avviare la stagione delle riforme necessarie a presentarsi alla ricerca di finanziamenti internazionali sui mercati con ben altra credibilità”.
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Definisce un “obbrobrio” il ricorrere al prestito ponte che – osserva – "mette in cattiva luce il Titano rispetto alla comunità internazionale e condanna a pagare interessi su interessi, in una voragine senza fine". Torna poi sulla finanziaria, sul via libera alla cosiddetta “rottamazione delle cartelle esattoriali” e sulla concessione “della residenza a persone facoltose”. Richiama commenti e soluzioni avanzate in merito già nel 2017, quando definiva la rottamazione delle cartelle la “resa dello Stato verso chi non paga le tesse” e suggerendo, rispetto alle residenze, di concederle, invece che a facoltosi, ai frontalieri interessati”.
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