E’ una legge che non piace proprio alla Csdl che l’ha già definita debole e di basso profilo, carente e molto lontana dall’equità fiscale e dagli interventi a favore delle fasce più deboli più volte richiesti da parte sindacale. Giudizi negativi espressi fin dalle prime battute del confronto con il Governo, che si è concluso il primo dicembre. Incontri nel corso dei quali la Csdl ha ribadito una serie di richieste e presentato proposte per destinare risorse agli interventi sociali, ad esempio il potenziamento delle mense, il blocco degli affitti, il rimborso per le protesi dentarie, acustiche e oculistiche per i pensionati. Ma la Confederazione del Lavoro non limita le critiche ai contenuti della legge, ritiene scorretto anche il metodo usato dal Governo, che contrariamente all’impegno assunto non ha inviato ai sindacati il testo degli emendamenti, prima della seconda lettura. Poi il fiscal drag: dopo aver comunicato l’intenzione di sottoscrivere anche per il 2006 l’accordo di tutela dall’inflazione dei redditi da lavoro e da pensione, non ha ancora convocato le parti sociali per la firma.
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