Fiscalità: il segretario Berardi replica al nuovo attacco

Fiscalità: il segretario Berardi replica al nuovo attacco.
'Accuse gratuite e superficiali'. E’ tagliente il giudizio del Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fabio Berardi, alle affermazioni del Direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Villiam Rossi, che da Bologna, ieri, ha puntato il dito su San Marino, addebitando al Titano una diminuita collaborazione nella lotta all’evasione dell’IVA e attribuendo la presenza di aziende fittizie che favorirebbero azioni discorsive. Sproporzionato, ha considerato, anche il numero delle banche sul territorio in rapporto alla popolazione residente. “E’ facile - dichiara Berardi – accusare San Marino senza considerare quello che accade in casa propria, dove in fenomeni sono tutt’altro che trascurabili. I disonesti – aggiunge - esistono in tutti i paesi del mondo, l’importante è perseguirli e adottare leggi idonee per combatterli e noi questo lo abbiamo fatto, adeguandoci agli standard internazionali e in linea con gli accordi sottoscritti. Non solo – ricorda Berardi - siamo uno dei piccoli paesi che ha fatto passi da gigante sulla strada della trasparenza e della legalità. Non si capisce perché, a livello locale, si stia procedendo con queste campagne di aggressione del tutto ingiustificate. Sul nostro sistema economico e bancario – dichiara il responsabile della politica estera - ci sono valutazioni di apprezzamento, come quelle del Fondo Monetario Internazionale e della stessa Bankitalia. Come mai – si chiede – ci sono funzionari locali che si prendono la briga di esprimere giudizi impropri? Nell’ambito del rispetto delle regole e della nostra piena autonomia e sovranità favoriamo gli sviluppi della nostra economia anche nei settori finanziari, e non ci risulta siano mai state date indicazioni sulla presenza di istituti di credito in relazione al numero di abitanti. Perché si fanno queste considerazioni gratuite?. Ci si preoccupi – conclude - di perseguire i delinquenti e su questa strada noi saremo al fianco di chi lo farà, nel rispetto dei ruoli, dei compiti e delle regole, con una grande disponibilità a collaborare”.

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