Fisco, l' Assessore al bilancio di Rimini: "Con riordino catasto non maggior prelievo"
Pur con la riforma del catasto, a Rimini questo "non si tradurrà in un maggior prelievo fiscale a carico dei cittadini". Lo afferma, in una nota, l'assessore comunale al Bilancio, Gian Luca Brasini alla luce dei dati pubblicati dal quotidiano 'Il Sole 24 Ore' secondo cui la città romagnola all'ottavo posto per il divario percentuale che incorre tra il valore catastale e il prezzo di mercato, pari al 217%. "Sgombriamo subito il campo da possibili equivoci - spiega -: a Rimini il riordino del catasto non si tradurrà in un maggior prelievo fiscale a carico dei cittadini. Anche nel momento in cui la riforma andrà in porto e sarà possibile avere a disposizione le nuove rendite - sottolinea Brasini - non si tradurrà in un aumento delle tasse a carico dei proprietari degli immobili, tutto questo a prescindere dal fatto che nel decreto venga o meno introdotto un 'tetto' massimo al gettito che i Comuni potranno ricavare". Secondo l'assessore riminese, ancora, "il 'cap' noi ce lo siamo già imposto: così come è stato per il bilancio 2014, attraverso il quale abbiamo ridotto il gettito proveniente dalla tassazione sugli immobili di 2,4 milioni rispetto al 2012, anche nel prossimo bilancio - argomenta - l'intenzione è quella di mantenere invariato, o ancora meglio tendere ad una diminuzione, tale gettito". Infine, chiosa Brasini, "avere rendite più aderenti con i valori di mercato ci consentirà di agire con maggiore precisione sulle aliquote nel momento in cui saremo chiamati a definire la manovra tributaria, in modo da rendere la stessa ancora più equa di quanto lo sia adesso".
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