Governo soddisfatto, ma con un certo rammarico, per il rating Fitch che migliora la valutazione di San Marino da BB a BB+. Per il Paese un'economia in costante miglioramento, sottolinea la Segreteria alle Finanze, che rivendica i risultati raggiunti dal 2020 a oggi, tramite riforme e misure, dalla “riduzione del debito” al “consolidamento del bilancio” fino all'operazione per ridurre gli Npl.
La leggera delusione è dovuta al fatto che da altre agenzie come Standard & Poor's il Titano abbia ottenuto una BBB- (risultato migliore), ricevendo anche valutazioni incoraggianti da organizzazioni come il Fondo Monetario. “Siamo stati penalizzati dal board di Fitch”, afferma il segretario Marco Gatti, riferendosi ai parametri utilizzati nelle analisi: l'elemento 'contestato' è relativo ai cosiddetti “dati WBGI”, cioè dei parametri di governance della Banca Mondiale che, in estrema sintesi, per l'esecutivo non restituirebbero la reale situazione economica del sistema sammarinese, portando quindi a una valutazione finale al ribasso.
Da qui l'impegno della Segreteria per dimostrare la bontà degli indicatori economici del Paese. Nella sua valutazione Fitch tiene in considerazione una lunga serie di elementi: prevede che il Paese manterrà l'accesso ai mercati obbligazionari, vede con favore i progressi nella cartolarizzazione dei crediti non performanti, ma allo stesso tempo la qualità degli asset rimane a rischio. Tra i pro, cita la costante decrescita del rapporto debito/Pil che, a fine 2024, scenderà al 64,4%. Ma l'andamento di settori come quello bancario e finanziario sarà uno degli elementi che influenzeranno, in positivo o negativo, i futuri rating.