FMI, analisi positiva dell'economia sammarinese "resiliente" e in crescita
Gatti: "Usciamo dalla fase di stretto monitoraggio"; Tomasetti: “Raddoppiata, dal 2018 ad oggi, la liquidità nelle banche". Obiettivi delle Finanze: Riforma IGR e riduzione del rapporto debito/pil sotto il 60%
“La traiettoria è giusta e va percorsa fino in fondo”. Dopo due settimane di serrato confronto, il Fondo Monetario Internazionale scatta a San Marino una fotografia positiva. Il capo delegazione Anna Shabunina si dice colpita dalla resilienza dell'economia, che gode di buona salute nonostante il rallentamento generale nella regione e l'aumento dei tassi di interesse.
Dopo la pandemia c'è stata crescita, che dovrebbe aumentare nel 2024 e rafforzarsi ulteriormente nel 2025: a controbilanciare il calo della domanda esterna nel manifatturiero, l'ottima prestazione dei settori servizi e turismo, con un mercato del lavoro che si conferma solido. I rischi al ribasso sono invece legati all'indebolimento potenziale della domanda esterna mentre le vulnerabilità residue del settore finanziario costituiscono uno dei più importanti rischi interni.
Tra le raccomandazioni, tornano le riforme strutturali, anche alla luce dell'Accordo Ue, per supportare la competitività del manifatturiero e consolidare i buoni risultati del turismo. Si sollecita, quindi, Iva, l'allargamento della base imponibile dell'imposta sul reddito, flessibilità del mercato del lavoro e digitalizzazione, “per diminuire la burocrazia e aiutare i servizi forniti alle imprese”. Il Fondo invita inoltre a tenere sotto controllo la crescita dei salari pubblici e delle pensioni: "fondamentale evitare che superi l'inflazione interna".
Il lavoro fatto nella scorsa legislatura – dice il Segretario alle Finanze – è la base di partenza per portare a compimento nel 2025 la riforma IGR. Il passaggio all'Iva è più complesso, richiede un lavoro profondo nella struttura informatica della Pa. Quando siamo andati al Governo – ricorda Gatti – abbiamo voluto rafforzare l'economia non gravando sui cittadini con ulteriori imposte. Ora, però, la crescita è stabile.
“Oggi abbiamo un bilancio in equilibrio, dobbiamo rafforzare questo equilibrio. Quindi è chiaro che nelle norme che hanno un tempo, abbiamo individuato aspetti che possono essere migliorati, che possono fare aumentare il gettito senza pesare in maniera significativa, soprattutto sulle classi più deboli”.
Lo scorso anno, la posizione di bilancio è stata più forte del previsto, ma sono necessari ulteriori sforzi per garantire la sostenibilità. Il debito pubblico, in termini assoluti, ammonta a un miliardo e 229 milioni. L'obiettivo del Governo, raccomandato anche dal Fondo, è di ridurre il rapporto debito/pil sotto il 60%. “Obiettivo non impossibile, alla portata e coerente con la strategia del Governo” afferma il Direttore Esecutivo FMI Federico Giammusso.
La presidente di BCSM Catia Tomasetti registra con soddisfazione i dati positivi del settore bancario sammarinese, che ora guarda al futuro con fiducia. “Dal 2018 ad oggi la liquidità presente nelle banche è raddoppiata. Un dato notevole, anche perché nel 2018 il nostro più grave problema era proprio la liquidità”.
Un altro risultato importante per chi ha investito nelle banche. Il roe, cioè il rendimento dell'equity investita, è in media del 10,2% perfettamente in linea con la redditività delle banche della regione europea e Italia. Due dati assolutamente positivi e questo ci rende orgogliosi e ci fa ben sperare”.
E a riprova che su strada percorsa e prossimi passi la valutazione del Fondo Monetario su San Marino è positiva : “tra qualche settimana, al board, il rapporto non verrà probabilmente neanche discusso – dice Giammussuo - perché considerato non controverso”. Tradotto: “Usciamo – dice Gatti - dalla fase di monitoraggio per criticità gravi”.
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